La consulenza psicologica online. Brevi linee guida

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Introduzione

Oggi, per essere vicini ai bisogni e alle domande di aiuto e di supporto degli utenti, è possibile, non solo nel tempo attuale dell’emergenza, ma anche per renderlo accessibile ad altre esigenze (disabilità fisica, lontanza geografica) utilizzare le nuove tecnologie per interventi di consulenza psicologica online a distanza.

I dispositivi tecnologici sono sempre più consultati in modo autonomo e rapido per avere informazioni e per trovare soluzioni a problemi e disagi personali.

Per quanto concerne la professione psicologica, come dichiara l’Articolo 1 del Codice Deontologico degli Psicologi, i principi etici e le regole deontologiche si applicano anche nei casi in cui le prestazioni vengono svolte telematicamente, richiedendo al professionista il rispetto della legislazione, delle regole che il ruolo e la professione prevedono e della cautela sul piano della teoria e della tecnica.

 

Articolo 1

Le regole del presente Codice Deontologico sono vincolanti per tutti gli iscritti all’Albo degli psicologi. Lo psicologo è tenuto alla loro conoscenza e l’ignoranza delle medesime non esime dalla responsabilità disciplinare. Le stesse regole si applicano anche nei casi in cui le prestazioni, o parti di esse, vengano effettuate a distanza, via Internet o con qualunque altro mezzo elettronico e/o telematico.

 

Il professionista deve risultare riconoscibile per rendere verificabile l’identità, specificando l’iscrizione al proprio Ordine Professionale, la propria appartenenza ad associazioni scientifiche, la propria polizza assicurativa e il proprio indirizzo di posta elettronica e deve farsi guidare dal proprio Ordine Professionale Regionale, al quale segnalerà l’indirizzo web che lo rende reperibile.

Come riporta l’Articolo 5 del Codice Deontologico Professionale, dato che gli interventi di e-health di carattere psicologico risultano complessi e innovativi, si richiede al professionista di essere competente, formato e preparato nell’uso di strumenti tecnologici per la pratica professionale.

 

Articolo 5

Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione e aggiornamento professionale, con particolare riguardo ai settori nei quali opera. La violazione dell’obbligo di formazione continua, determina un illecito disciplinare che è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale. Riconosce i limiti della propria competenza e usa, pertanto solo strumenti teorico – pratici per i quali ha acquisito adeguata competenza e, ove necessario, formale autorizzazione. Lo psicologo impiega metodologie delle quali è in grado di indicare le fonti e riferimenti scientifici, e non suscita, nelle attese del cliente e/o utente, aspettative infondate.

 

Principi da rispettare

 

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi invita ogni professionista a rispettare:

– i principi etici, che hanno a che fare con l’onestà, la lealtà, la trasparenza, l’autonomia e l’equità, nel rispetto della persona coinvolta, dei suoi interessi e del suo benessere;

– l’adeguatezza della strumentazione in linea con le caratteristiche dell’interessato;

-la riservatezza, ossia gli Psicologi devo assicurarsi che la persona sia informata sulla legislazione relativa alla protezione dei dati, alla loro custodia e i propri diritti su di essi, e relativa alla comunicazione delle informazioni e sui limiti alla riservatezza, ad esempio nei casi in cui ricorre l’obbligo di denuncia o referto.

 

 

Come organizzarsi

 

È possibile telematicamente prestare ascolto, supporto, informazione e orientamento.

È importante possedere dispositivi con webcam; con un buon sistema informatico di protezione dati per la loro messa in sicurezza e conservazione; con un’alta risoluzione video e audio; con una buona connessione per una maggiore fluidità dei contatti e con adeguate piattaforme online per audio e/o video consulenze.

In seguito a fatturazione, i pagamenti, che possono seguire al momento il tariffario ordinario, dovranno avvenire attraverso canali tracciabili, come i personali sistemi di home banking, per garantire la detrazione delle spese sanitarie.

È fondamentale rilasciare via mail la modulistica per la privacy adeguata al GDPR per l’autorizzazione al trattamento dei dati personali e il consenso informato relativo alla prestazione offerta, documentazione che dovrà pervenire sempre tramite mail firmata dal paziente, chiarendo anche tramite contatto telefonico e con indicazioni precise tutti i passaggi preliminari all’avvio della presa in carico.

Particolare attenzione va prestata al fatto che l’interazione mediante mezzi telematici può essere soggetta a registrazione e memorizzazione dei dati, pertanto nella documentazione succitata, andrà riservata una parte che regolamenti questo punto.

Prima dell’inizio del percorso di consultazione, è opportuno preparare il paziente, rassicurandolo sull’efficacia dello strumento per superare eventuali barriere legate all’uso dei dispositivi digitali; a tal proposito si possono fornire materiali sulle potenzialità di tali strumenti.

Ciò sarà funzionale a stringere un patto psicologico che definisca anche le indicazione riguardo al setting da allestire, ossia al contesto e allo spazio temporale in cui la persona deve trovarsi per svolgere un colloquio riservato, senza la presenza di familiari o altre persone e con una luminosità che permetta una buona visibilità dell’immagine e degli schermi, senza fonti di luce alla spalle.

È fondamentale, infine, in situazioni critiche o di emergenza, avere un elenco di strutture sanitarie di aiuto vicine a cui inviare il paziente, data l’assenza di una presenza fisica che possa intervenire in modo tempestivo.

Tali indicazioni valgono ugualmente se l’intervento è prestato ad altri professionisti per consulenze aziendali o scolastiche e ancor più valgono quando a usufruire della consultazione è un minore; in quest’ultimo caso sarà preventivamente con il genitore, in qualità di tutore, che si provvederà a garantire il consenso e la riservatezza.

 

Conclusioni

 

Dopo essersi confrontati con uno scenario inatteso e complesso, sarà importante nel prossimo futuro che l’Ordine Nazionale e i singoli Ordini Regionali promuovano una forma di certificazione ufficiale per i professionisti o network di professionisti che operano online nel rispetto delle regole deontologiche e a garanzia della qualità e della professionalità del servizio offerto. È attiva al momento una banca dati degli Psicologi, iscritti ai relativi Ordini di appartenenza, disponibili online su tutto il territorio nazionale.

Affinché Psicologi e pazienti possano trarre sempre più benefici dalla consultazione online, strumento ormai in rapida diffusione, sarà importante mantenere sempre un focus sulla pratica attuale e futura.

Francesca Di Costanzo

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