Data Breach sul sito dell’esame di avvocato: allarme tra gli aspiranti avvocati!

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Allarme nel mondo dei praticanti avvocati dopo che oggi c’è stato un data breach dovuto ad un probabile attacco al sito del Ministero della Giustizia.

Il nuovo esame di avvocato

La tradizionale prova scritta, consistente nella stesura di 2 pareri, uno in diritto civile e l’altro in diritto penale, e di un atto a scelta tra diritto privato, diritto penale e diritto amministrativo, ha lasciato spazio ad un doppio orale a causa della pandemia in corso.

La prima prova orale avrà «ad oggetto l’esame e la discussione di una questione pratico-applicativa, nella forma della soluzione di un caso che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale, in una materia scelta preventivamente dal candidato tra le seguenti: materia regolata dal codice civile; materia regolata dal codice penale; diritto amministrativo», ed è ormai in programma a partire dal 20 maggio, data in cui  avranno finalmente inizio le prove per l’abilitazione all’esercizio della professione forense. La seconda prova, invece, si svolgerà dopo almeno trenta giorni dalla prima e avrà ad oggetto la discussione di cinque materie scelte dal candidato: una tra diritto civile e penale, ma diversa dalla materia scelta per la prima prova; una tra diritto processuale civile e diritto processuale penale; tre tra diritto costituzionale, amministrativo, tributario, commerciale, lavoro, dell’Unione europea, internazionale privato, ecclesiastico. Un esame tanto atteso che, a causa della pandemia da Covid-19, è in bilico da mesi e continua a non dar tregua all’esercito di candidati: sembrano emergere, infatti, sempre nuovi intoppi. In pratica, sembra a tratti che questo esame “non s’ha da fare”.

 

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Attacco hacker al sito dell’esame di avvocato

Dunque, questa mattina il mondo dei praticanti è andato nuovamente nel caos poiché è fuori uso il sito del Ministero della Giustizia.

Data breach e data breach notification

Prima del blocco totale della piattaforma, i candidati, nel collegarsi al sistema con le proprie credenziali, hanno avuto accesso alla pagina personale di altri aspiranti avvocati, potendone consultare tutte le informazioni: non solo dati anagrafici, indirizzo e-mail e numero di telefono, ma anche dati inerenti alle prove svolte precedentemente dal candidato, nonché il luogo di convocazione.

Alcuni hanno addirittura riscontrato che, entrando nell’anagrafica dell’area utente, comparivano dati di un ulteriore candidato differente non solo da colui che tentava l’accesso, ma anche da quello indicato in bacheca.

Per finire, facendo logout e login si poteva accedere ad informazioni sempre nuove di un diverso collega.

Tutti i dati a cui si aveva accesso erano, per giunta, modificabili.

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Insomma l’ennesima peripezia affrontata dai giovani candidati che attualmente non riescono più ad accedere alla piattaforma.

Siamo davanti ad un semplice malfunzionamento dovuto a problemi tecnici o si può parlare di “attacco hacker”?

In tal caso, non sarebbe una novità. Nel corso del mese di Dicembre del 2020, infatti, in Italia è stato registrato un aumento esponenziale di attacchi informatici, raddoppiati rispetto al numero di attacchi registrati nello stesso mese del 2018.

Dunque non ci resta che attendere ulteriori informazioni, intanto molti candidati già pensano di inviare segnalazioni al Garante.

Marta Strazzullo

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