Vittoria Ricorso Test Medicina 2018. Il Consiglio di Stato ammette i ricorrenti e chiede 1.600 posti in più rispetto a quelli del bando

Con decreto cautelare il Presidente della VI Sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso per l’ammissione alla Facoltà di Medicina e ammesso gli studenti assistiti dall’avvocato Elio Errichiello al corso di laurea in Medicina e chirurgia.

I giudici del Consiglio di Stato hanno accolto i ricorsi e ammesso gli studenti assistiti dallo studio legale dell’avv. Elio Errichiello al corso di laurea in Medicina e chirurgia.

E’ la prima volta che il Giudice amministrativo determina il numero dei posti che dovrebbero essere aggiunti a quelli del bando per rispettare il fabbisogno nazionale, affermando che gli atenei potrebbero sostenere circa 1.600 iscrizioni in più.

I giudici di Palazzo Spada hanno infatti accolto le censure inerenti l’errato calcolo del fabbisogno, e precisato che “nel ricorso è stata anche messa in dubbio – sotto il profilo della ragionevolezza ed adeguatezza – la legittimità del procedimento relativo alla programmazione complessiva dei posti effettivamente disponibili nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria, e che l’aumento di ca. 1.600 posti complessivi nelle Università italiane per detti corsi di laurea, recentemente disposto dal Ministero per l’a. a. 2019/2020, secondo alcuni recenti precedenti cautelari non soltanto è indice del sottodimensionamento dei posti sin qui disponibili nell’offerta formativa dei relativi corsi di laurea (e quindi anche, indirettamente, dei conseguenti ed ancor più carenti posti nelle specializzazioni), ma in generale sembra anche più aderente ai prevedibili futuri fabbisogni di personale sanitario”.

Il Consiglio di Stato ha così ordinato l’ammissione dei ricorrenti “al corso di laurea in medicina e chirurgia indicato in prima opzione, anche in sovrannumero, presso l’ateneo indicato come prima scelta o, in subordine, presso gli altri atenei via via successivamente indicati”.

 

Si tratta di una grande vittoria di livello nazionale, che potrebbe avere importanti conseguenze non solo sulla graduatoria del 2018, ma sul futuro fabbisogno di medici in Italia e sulle sorti del Sistema Sanitario Nazionale.