Hacking etico e cybersecurity

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Il 21 maggio si è tenuto il convegno “Hacking etico e cybersecurity, nato dalla collaborazione tra il portale Data Protection Law e ALSOB – Università Suor Orsola Benincasa.

A seguire si riporta il video dell’evento con i contributi dei professori Lucilla Gatt (Docente di diritto civile dell’Università Suor Orsola Benincasa) e Antonio Lioy (Docente di cybersecurity del Politecnico di Torino), dell’avv. Elio Errichiello (Direttore di Data Protection Law) e dell’avv. Livia Aulino (Phd student UNISOB).

👉Ecco il video integrale dell’evento:

 

 

 

L’Hacking etico è un termine che si riferisce ai valori morali e alla filosofia che sono comuni nella cultura hacker. I praticanti dell’etica degli hacker credono che condividere informazioni e dati in modo responsabile sia utile e salutare per tutti. Mentre la filosofia ha avuto origine al Massachusetts Institute of Technology negli anni ’50 -’60, il termine hacker ethic  è attribuito al giornalista Steven Levy come descritto nel suo libro del 1984 intitolato Hackers: Heroes of the Computer Revolution. I punti chiave all’interno di questa visione sono l’accesso, la libertà di informazione e il miglioramento della qualità della vita. Mentre alcuni principi dell’etica in parola sono stati descritti in altri testi come Computer Lib / Dream Machines (1974) di Ted Nelson; ma Levy sembra essere stato il primo a documentare sia la filosofia che i fondatori della filosofia.

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